A ottobre 2023 l’occupazione continua a crescere
A ottobre prosegue l’aumento dell’occupazione (+0,1%). Sale anche il tasso di disoccupazione al 7,8% (+0,1 p.p.).
A ottobre prosegue l’aumento dell’occupazione (+0,1%). Sale anche il tasso di disoccupazione al 7,8% (+0,1 p.p.).
Per i lavoratori autonomi spesso lavorare tanto e sempre sotto stress rappresenta la normalità. Secondo Luigi Nigro, web designer e content creator, essere ambiziosi senza “ammazzarsi” di lavoro dovrebbe essere la regola anche per i freelance. Ecco i suoi consigli pratici.
Nel 2022 in media mensile 288mila contratti intermittenti, 2,1% delle posizioni dipendenti totali.
Secondo un’indagine di Reverse rivolta a Millennials e GenZ, il 96% delle persone che ha partecipato a iniziative di volontariato aziendale raccomanderebbe l’adozione di questa pratica come norma generale nel contesto lavorativo.
Il 73% ritiene che la presenza di tali attività rappresentino un valore aggiunto nella valutazione sulla società.
Nell’anno 2022 sono 4.159.880 i cittadini stranieri, comunitari e non comunitari, presenti nelle banche dati dell’Inps, di cui 3.630.154 (87,3%) sono lavoratori attivi, 304.510 (7,3%) pensionati e 225.216 (5,4%) percettori di prestazioni a sostegno del reddito.
+30,6% rispetto a settembre 2023, +12,0% rispetto ad ottobre 2022.
La domanda di competenze green riguarderà rispettivamente il 65% (livello intermedio) e il 41% (livello elevato) dell’intero fabbisogno occupazionale previsto.
Dopo il Quiet Quitting, il Great Gloom sembra essere proprio il nuovo e preoccupante fenomeno che riguarda il mondo del lavoro. La soddisfazione dei dipendenti nei confronti del proprio lavoro, infatti, è diminuita del -16%, raggiungendo cifre ancora più basse rispetto al periodo di pandemia.
Secondo uno studio di AppLavoro.it, dall’inizio dell’anno le imprese hanno esteso la ricerca a: sarti, capi-partita, frigoristi, ingegneri meccatronici, informatici e manager aziendali. In Italia c’è ancora bisogno di lavoratori tradizionali, specialmente nell’industria manifatturiera e nel comparto turistico.
Un risultato preoccupante che dimostra con tutta la sua evidenza gli effetti provocati in questi ultimi decenni da tre fenomeni strettamente correlati fra di loro: la denatalità, l’invecchiamento della popolazione e la presenza dei lavoratori irregolari.