Brand storiverso: il libro che aiuta a raccontarci (persone e brand)
“Raccontami di te” è una delle frasi più comuni nelle nostre interazioni sociali. Ci viene detto quando incontriamo persone nuove, durante colloqui di lavoro, dagli amici, in tante situazioni. È il modo per conoscere meglio un’altra persona, ma anche un’occasione per raccontare sé stessi scegliendo al meglio modi, tempi e scene del racconto che sia esso personale o aziendale.
C’è un universo narrativo che vive dentro ognuno di noi, un racconto multiplo che parla della nostra vita di individui o di brand che ormai sono come “persone”, umanizzati e con personalità.
Ogni persona o azienda ha una storia unica e individuale da raccontare, un vero e proprio storiverso, che include esperienze, sfide, cadute, successi che hanno modellato la propria esistenza. Il racconto è oggi il primo vettore di condivisione della propria biografia. Negli ultimi decenni, il modo in cui ci raccontiamo è cambiato notevolmente grazie alla diffusione dei media digitali e dei social network. Le piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok, Twitter (adesso X) ci offrono la possibilità di creare uno storiverso di noi stessi attraverso le immagini, i video e le parole. Possiamo scegliere di mostrare solo le parti più positive della nostra vita o di condividere i momenti più difficili, in base a come vogliamo essere percepiti dagli altri. Ma non possiamo evitare di raccontarci con un flusso incessante.
Il costante raccontarci crea così il nostro storiverso, personale o aziendale. Questo storiverso siamo noi nella nostra quintessenza narrativa e raccontarlo è un atto di coraggio e di bellezza, oltre che di sensibilità umana.
Brand storiverso il nuovo libro del sociologo della comunicazione e dei media narrativi Andrea Fontana è un testo che aiuta a stabilire un dialogo intimo e autentico con noi stessi e con gli altri definendo meglio il nostro universo narrativo. Perché solo quando siamo in grado di narrare meglio il nostro storiverso, di attribuirgli un significato e di comprendere i suoi fili conduttori, possiamo davvero conoscere appieno la nostra storia e diffonderla in modo efficace. E solo quando siamo capaci di condividere la nostra storia con gli altri, possiamo costruire ponti, creare empatia e creare connessioni.
Andrea Fontana (nella foto a fianco), pioniere dello storytelling, che oggi possiamo definire storie semplici, con narrazioni lineari, ci illumina sull’evoluzione dell’universo narrativo che crea storie sempre più complesse e si trasforma appunto in storiverso dove ogni singolo elemento, dai personaggi alle emozioni, dagli oggetti alle azioni, diventa un tassello fondamentale in questa danza epica del branding.
L’autore, in Brand Storiverso, compie un viaggio che gli ha permesso di trovare una mappa per guidare chiunque voglia trasformare la comunicazione, prendere posizione, gestire le polarizzazioni, ridefinire la propria identità e affrontare l’era della permacrisi con una visione nuova del proprio racconto.
Lo storiverso è un luogo reale e immaginario, un universo di parole, immagini, suoni e sentimenti che si fondono con la realtà stessa e ci definiscono.
Partendo da casi reali e concreti, brand come Amazon, Jeep, Lego, Plasmon, Coca Cola, Barilla e molti altri, Fontana costruisce validi esempi di come si possa fare della “narrazione di sé” uno strumento di forza per crescere e raggiungere il proprio pubblico. Offre al lettore diversi spunti e consigli per riuscire ad applicare subito lo stesso approccio narrativo che ha portato al successo molti professionisti e aziende. Ed è proprio questo approccio che rende lo storiverso uno strumento transmediale, in grado di essere declinato in diverse forme, dalla parola scritta alla fotografia, dalla grafica ai podcast. Usare uno storiverso significa navigare attraverso contesti sociali, storici, ambientali e familiari, dando vita a una trama che rispecchia la complessità del mondo che ci circonda. Ma ciò che lo rende così potente è la gamma di emozioni che lo pervadono.
Così nel racconto del nostro storiverso possiamo immergerci in momenti universali che attraversano il tempo e lo spazio e all’interno delle relazioni e dei dilemmi che ci pongono di fronte a scelte difficili facendo diventare i temi delle nostre vite e dei nostri brand delle bio-argomentazioni di crescita, di sfida e di “redenzione”. Esplorare le visioni e i valori che danno significato alla nostra esistenza o purpose a un marchio, camminando lungo il sentiero del cambiamento e del destino.
Raccontare uno storiverso vuol dire muoversi attraverso i ruoli sociali e le posizioni che si occupano nella società. Indossare le vesti di genitori, figli, insegnanti, artisti, o lavoratori.
“Ognuno di questi ruoli porta con sé il proprio bagaglio di affezioni – sottolinea Fontana – e mette di fronte a dilemmi morali, etici, lavorativi e finanziari. Ognuno di noi può continuare a scrivere nuove storie, esplorare nuovi mondi e conoscersi attraverso la costruzione e condivisione del proprio universo narrativo. Alla fine, siamo tutti autori delle nostre vite, architetti dei nostri mondi di racconto. Attraverso la scrittura e la narrazione, possiamo dar vita a storie che risuonano nell’anima degli altri, creando un legame unico che attraversa le barriere del tempo e dello spazio”.