Bando TOCC: come intercettare finanziamenti a fondo perduto per imprese culturali e creative
Pubblicato, nell’ambito della Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” del PNRR il bando che destina 20 milioni di euro per l’erogazione di contributi a fondo perduto per imprese culturali e creative, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit operanti nella filiera per azioni, attività o prodotti mirati a promuovere l’innovazione e la progettazione ecocompatibile.
L’obiettivo è sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi e dei settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche, inclusi architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive. La misura finanzia attività, progetti o prodotti volti a contribuire alla tutela del clima. Nell’attuazione degli interventi si dovrà necessariamente tenere conto dell’applicazione della normativa ambientale, nazionale e UE e, in particolare, del principio di “non arrecare un danno significativo” (DNSH) agli obiettivi ambientali.
BENEFICIARI
Possono presentare domanda di finanziamento:
a. le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;
b. le associazioni riconosciute e non riconosciute;
c. le fondazioni;
d. le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
e. gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii
ATTIVITÀ AMMISSIBILI
– Musica
– Audiovisivo e radio
– Moda
– Architettura e design
– Arti visive
– Spettacolo dal vivo e festival
– Patrimonio culturale materiale e immateriale
– Artigianato artistico
– Editoria, libri e letteratura
– Area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati)
PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO
I progetti possono avere un valore massimo di euro 100.000 al netto di IVA e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda.
La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e comunque tutte le attività dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
Ciascun soggetto può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto.
Il progetto potrà essere realizzato in riferimento ad una o più unità locali.
I progetti presentati devono essere finalizzati a:
a. realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità, anche finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico verso tematiche ambientali;
b. strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale;
c. azioni di pianificazione strategica, organizzativa ed operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali, ivi compresi programmi di efficienza energetica;
d. realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente;
e. realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’ecodesign dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.
La dotazione finanziaria è pari a euro 19.203.322; tale importo è ripartito in misura uguale tra i dieci ambiti di intervento; almeno il 40% è riservato a soggetti che abbiano unità locale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).
SPESE AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO
Sono ammissibili le seguenti spese sostenute a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda:
- impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili di ultima generazione, a basso impatto ambientale e finalizzati all’utilizzo del ciclo produttivo green
- servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare.
- opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, per l’adeguamento delle unità locali
Per essere ammessi, gli interventi e le spese devono essere conformi al principio DNSH di “non arrecare un danno significativo” all’ambiente.
I beni devono essere nuovi di fabbrica, non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature e devono consentire un efficientamento del processo produttivo/erogativo. Non sono ammesse acquisizioni mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”, né beni acquisiti con contratti di leasing, né mediante commesse interne.
Sono, altresì, ammissibili, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile:
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo
- utenze relative all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato
- canoni di locazione relativi all’unità locale
- prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto
- nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento.
FORMA ED ENTITÀ DELLE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000 e nei limiti del Regolamento de minimis. I contributi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche rientranti nella definizione di aiuto di stato. I soggetti realizzatori devono garantire la copertura finanziaria residua del progetto.
COME SI ACCEDE ALLA DOMANDA
Il contributo è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria. Le domande possono essere presentate ad Invitalia a partire dal giorno 11 maggio 2023, alle ore 12:00 e sino alle ore 18.00 del giorno 12 luglio 2023. A partire dalla data di chiusura della presentazione delle domande, Invitalia avvierà la valutazione delle proposte progettuali pervenute sulla base della griglia di cui all’Allegato 1 al presente Avviso e stilerà conseguentemente una graduatoria. Con riferimento alle domande con medesimo punteggio che comporta l’ultima posizione utile in graduatoria, il contributo è ripartito in proporzione alle richieste formulate in tali domande. Le domande devono essere presentate esclusivamente per via telematica tramite il sito di Invitalia.
I destinatari potranno partecipare al presente Avviso con progetti a rete, con numero minimo di tre e massimo di cinque. Ogni soggetto dovrà presentare domanda di ammissione con il proprio progetto, che deve essere funzionalmente autonomo ancorché sinergicamente connesso con gli altri, nel rispetto degli obiettivi da conseguire attraverso la rete. Il contributo concedibile è commisurato alle spese sostenute da ciascun soggetto proponente, nei limiti del Regolamento de minimis. L’ammissione al contributo di uno o più progetti afferenti alla stessa rete non garantisce automaticamente l’ammissione di tutti i progetti della rete medesima.
Dottore commercialista e revisore legale. Giornalista pubblicista. Esperto in finanza innovativa e startup.
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