Bando Ecosistemi Innovazione nel Mezzogiorno. Un’opportunità da 350 milioni di euro
Fino al 12 novembre 2021 sarà possibile partecipare alla manifestazione d’interesse per la candidatura di progetti volti a creare ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno. A disporlo è l’avviso pubblico dell’Agenzia per la Coesione territoriale che lancia ufficialmente la prima azione volta alla realizzazione di uno degli obiettivi presenti nel PNRR, ossia la promozione di ‘campioni’ di ricerca & sviluppo. Gli ecosistemi dell’innovazione sono luoghi di contaminazione e collaborazione tra università, centri di ricerca, settore privato, società civile e istituzioni rivolti allo sviluppo di idee e soluzioni innovative. Le risorse complessive messe a disposizione dal Fondo ammontano a 350 milioni di euro (suddivisi in 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026), interamente riservate a contesti urbani marginalizzati delle regioni meridionali.
Obiettivo della misura è quella di promuovere progetti che sostengano insieme il valore innovativo e la riqualificazione dei siti nei quali saranno realizzati. Ex aree industriali, edifici storici, fabbricati senza una specifica funzione potranno trasformarsi in luoghi di ricerca e sperimentazione dove impresa, università e amministrazioni lavorano insieme. In questo modo, sarà possibile ottenere per il territorio benefici sia economici che sociali (attrazione e contrasto alla migrazione di capitale umano altamente qualificato, coinvolgimento dei giovani, formazione dei lavoratori residenti nell’area, promozione delle pari opportunità di genere e generazionali, nonché l’inclusione professionale delle persone con disabilità). I beneficiari del bando sono organismi di ricerca (università, enti, ecc.) in collaborazione tra loro e/o con enti locali, imprese e altri soggetti pubblici o privati, in numero minimo di tre. La durata massima dei progetti non può superare i 36 mesi e l’ammontare dell’investimento può variare tra i 10 milioni e i 90 milioni di euro, che potranno essere coperti anche fino al 100% dei costi ammissibili e arrivare fino al raggiungimento del costo massimo dell’investimento consentito per ciascun progetto. I costi ammissibili riguardano: fabbricati e terreni che ospiteranno il progetto, comprese le spese di recupero, ristrutturazione, riqualificazione e ampliamento degli immobili (ma non la manutenzione ordinaria); macchinari, strumenti e attrezzature, con i collegati diritti di brevetto, licenze o altre forme di proprietà intellettuale. L ‘Agenzia per la Coesione territoriale ha disposto che le aree destinate agli interventi di riqualificazione/rifunzionalizzazione possono essere localizzate in un qualsiasi Comune ubicato nelle Regioni di cui all’art. 5.1 dell’Avviso, senza limitazioni riguardanti la dimensione demografica. Il soggetto capofila deve essere un organismo di ricerca così come definito dall’art. 2 dell’avviso, in cooperazione con altri soggetti pubblici o privati, inclusi gli enti locali e le imprese. I progetti saranno valutati da una Commissione nominata dal direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, principalmente sulla base del contributo che i singoli interventi potranno dare alla riqualificazione dell’area. La valutazione servirà a definire una lista di progetti che saranno ammessi alla successiva fase di selezione, mediante procedura negoziale. Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo manifestazione.ecosistemi@pec.agenziacoesione.gov.it entro le ore 12.00 del 12 novembre 2021. È possibile inviare richieste di chiarimento all’indirizzo e- mail manifestazione.ecosistemi@agenziacoesione.gov.it entro e non oltre 10 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle proposte.
Qui è possibile prendere visione delle FAQ
A questo link è possibile scaricare il bando
Dottore commercialista e revisore legale. Giornalista pubblicista. Esperto in finanza innovativa e startup.
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