
STUDI CONFARTIGIANATO – I dazi bruciano 45 miliardi di PIL nell’Eurozona
Gli effetti sulle imprese nel webinar del 31 marzo.
Gli effetti sulle imprese nel webinar del 31 marzo.
HCOB Flash PMI Composito della Produzione nella zona Euro a 50.4 (febbraio: 50.2). Valore massimo in 7 mesi. HCOB Flash PMI delle Attività Terziarie nella zona Euro a 50.4 (febbraio: 50.6). Valore minimo in 4 mesi. HCOB Flash PMI della Produzione Manifatturiera nella zona Euro a 50.7 (febbraio: 48.9). Valore massimo in 34 mesi. HCOB Flash PMI del Manifatturiero nella zona Euro a 48.7 (febbraio: 47.6). Valore massimo in 26 mesi.
In una ricerca realizzata da Economist Impact con il supporto di SAS, oltre 500 leader del settore assicurativo valutano i rischi, le opportunità e le tendenze da tenere d’occhio fino al 2040: sanare il protection gap sarà fondamentale, ma prima sarà necessario aprirsi all’innovazione tecnologica e riconquistare la fiducia dei clienti.
L’emergenza di un quadriennio nell’ultima dettagliata mappatura dell’Osservatorio Vega Engineering.
Pubblicazione ISPI-Deloitte: nei Paesi a basso reddito solo il 27% delle persone ha accesso a Internet. A rischio soprattutto giovani e donne: il 90% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni non è connesso. La disparità nell’adozione dell’IA sta ampliando la distanza tra le economie.
In Italia l’introduzione dei dazi voluta dall’amministrazione Trump potrebbe penalizzare, in particolare, le esportazioni del Mezzogiorno. A differenza del resto del Paese, infatti, la quasi totalità delle regioni del Sud presenta una bassa diversificazione dei prodotti venduti nei mercati esteri. Pertanto, se dopo l’acciaio, l’alluminio e i loro derivati1 gli USA – e, a catena, altri Paesi del mondo – decidessero di innalzare le barriere commerciali anche ad altri beni, gli effetti negativi per il nostro sistema produttivo potrebbero abbattersi maggiormente nei territori dove la dimensione economica dell’export è fortemente condizionata da pochi settori merceologici. L’analisi realizzata dall’Ufficio studi della CGIA si fonda sulla misurazione dell’indice di…
In forte aumento le imprese straniere (+41,4%), nei centri storici boom degli affitti brevi (+170%). Il Nord perde più negozi rispetto al Sud: Ancona, Gorizia e Pesaro i Comuni con i maggiori cali di esercizi commerciali. Si riduce anche il numero di sportelli bancari.
I dati della ricerca condotta da Heidrick & Struggles.
Il ranking 2025 dei migliori ambienti di lavoro italiani è stato stilato da Great Place to Work Italia ascoltando il parere di oltre 203mila collaboratori di 404 organizzazioni attive sul territorio nazionale, suddivise in base al numero di dipendenti (10-49, 50-149, 150-499, 500-999 e più di 1.000). Un terzo di queste appartiene al settore IT (30%), seguono poi biotecnologie e farmaceutico (14,67%) e i servizi finanziari e assicurativi (12%), mentre a livello di distribuzione territoriale quasi 7 aziende su 10 (69,3%) hanno sede in Lombardia e nel Lazio.
L’Italia con il 43,1% di donne è seconda soltanto a Francia (47,9%) e Spagna (45,1%) per quanto attiene alla rappresentanza femminile nei CdA delle società quotate che operano nel settore finanziario. In 5 anni la remunerazione mediana delle donne nei CdA è cresciuta di quasi il 30%, passando dai 128.912$ del 2019 ai 167.421$ del…