
Gestione strategica nelle PMI
La necessità di una strategia per la PMI è indiscutibile, ma le modalità d’approccio e di implementazione non possono essere sic et simpliciter importabili da quelle applicate alle grandi aziende.
La necessità di una strategia per la PMI è indiscutibile, ma le modalità d’approccio e di implementazione non possono essere sic et simpliciter importabili da quelle applicate alle grandi aziende.
Come è stato detto più volte, le crisi economiche comportano sempre conseguenze drammatiche, ma propongono anche grandi opportunità per chi abbia sempre la mente aperta e sappia adattarsi rapidamente agli scenari in evoluzione. Una simile agilità non è sempre disponibile nelle medio-grandi aziende, permettendo alle piccole imprese di approfittare per riposizionarsi nel mercato.
La crisi della PMI, cui si è aggiunta la drammatica congiuntura determinata dal COVID-19, è data da diversi fattori concomitanti, due dei quali sono certamente la mancanza di un’appropriata governance aziendale e un adeguato sistema di controllo.
L’autopercezione che un microimprenditore può maturare negli anni può influenzare il suo concetto di innovazione e, conseguentemente, la sua propensione ad investire. Innanzitutto, delimitiamo il campo delle microimprese: si chiamano microimprese quelle aziende che abbiano meno di 10 dipendenti e che fatturino non più di 2 milioni di euro. Già Schumpeter (The theory of economic development, 1934)…
Forse è meglio iniziare a stabilire cosa non sia un advisory board. Non è un sostituto del consiglio di amministrazione e non ha autorità sulla governance di un’organizzazione. Tra l’altro, si adatta benissimo alle micro e piccole aziende, che un consiglio d’amministrazione non ce l’hanno. Le attività di pianificazione e controllo di gestione, il monitoraggio delle…
Oltre alla propria competenza ed esperienza, il Business Coach porta con sé una metodologia che aiuta l’imprenditore e il management della PMI a trasformarsi e a crescere durante il processo di coaching.
Il tema della leadership nelle PMI è un argomento delicato, perché attiene ad un ruolo nel quale il passaggio da “capo” a leader è vissuto con grande sospetto dall’imprenditore, sebbene ne percepisca, intuitivamente, l’urgenza.
Quando vado dal medico, so che ha già pronta per me la formula magica della salute: mangiare meno e fare più moto…geniale! Per carità, tutto giustissimo, il tema è che la formula deve essere calata nella mia vita reale, deve conciliarsi con le mie esigenze professionali, ambientali, familiari, personali e di svago. Stesso discorso vale per le PMI.
La maggior parte di noi, quando deve acquistare un’auto, legge le prove su strada e confronta le differenti modalità di alimentazione (benzina, diesel, gas GPL, metano, elettrico, ibrido, ecc.). Non solo, decide quale motorizzazione sia la migliore, quali accessori sono imprescindibili e quali no. Poi decide gli allestimenti e il colore. Infine, valuta i costi…
Siamo diventati più “intelligenti” e quindi abbiamo adattato alle nostre nuove esigenze la tecnologia o la tecnologia ha trovato nuove soluzioni e noi siamo cambiati, diventando più “intelligenti” per adattarci ad esse? Il tanto decantato “smart working” in che misura è smart e per chi?