L’occupazione in Italia raggiunge livelli record nel mese di gennaio, con un incremento di 145mila unità rispetto al mese precedente. Il totale degli occupati sale così a 24,222 milioni, il valore più alto mai registrato da quando vengono effettuate le rilevazioni. Questo risultato è stato favorito anche dalle revisioni al rialzo dei dati relativi a novembre e dicembre. Su base annua, rispetto a gennaio 2024, la crescita è di ben 513mila occupati.
L’occupazione cresce sia tra gli uomini (+116mila) sia tra le donne (+38mila), sebbene il tasso di crescita maschile sia doppio rispetto a quello femminile. Complessivamente, il numero di uomini occupati tocca la cifra record di 14 milioni.
Il tasso di occupazione complessivo sale al livello record del 62,8% (+0,4 punti percentuali), con il tasso di occupazione maschile che raggiunge il 72%, anch’esso un massimo storico.
Parallelamente alla crescita occupazionale, si registra una significativa riduzione del numero di inattivi (-146mila), un dato in calo per la prima volta dopo diversi mesi. Anche il numero di disoccupati scende leggermente (-9mila). Su base annua, la diminuzione degli inattivi tocca quota 156mila unità.
Gli occupati a tempo indeterminato aumentano di 60mila unità, mentre i contratti a termine crescono di 34mila, tornando a salire dopo un lungo periodo di stabilità. Anche il numero di lavoratori autonomi segna un incremento significativo di 51mila unità.
Su base annua, gli occupati a tempo indeterminato registrano un aumento di ben 702mila unità, raggiungendo il record di 16,447 milioni. Questo dato è influenzato anche dai cambiamenti demografici nel mercato del lavoro.
Notizie positive per l’occupazione giovanile, che nella fascia 25-34 anni cresce con un aumento di 0,9 punti percentuali (tornando ai livelli del 2008). Nella stessa fascia diminuisce anche di 1,1 punti il tasso di inattività. In termini assoluti, la crescita di gennaio (+38mila) rappresenta circa la metà dell’intera crescita annuale per questa fascia d’età (+70mila unità da gennaio 2024 a gennaio 2025).
L’occupazione continua a crescere sensibilmente tra gli over 50, con un aumento di 133mila unità in un solo mese e un incremento del tasso di occupazione di 0,7 punti percentuali. Al contrario, la fascia 35-49 anni registra un calo sia in termini assoluti (-39mila occupati) sia in termini di tasso di occupazione (-0,2 punti percentuali).
Su base annua, l’impatto della demografia è evidente: dei 513mila occupati in più, ben 481mila (il 94%) appartengono alla fascia over 50.
«I dati di gennaio mostrano un quadro occupazionale molto positivo su più fronti, con una crescita generalizzata dell’occupazione e un incremento sia dei contratti a tempo indeterminato sia del lavoro autonomo» – commenta Francesco Seghezzi, Presidente ADAPT – «Tuttavia, permangono alcune criticità, tra cui la minore crescita occupazionale femminile rispetto a quella maschile e il calo dell’occupazione nella fascia 35-49 anni. Inoltre, la crescita dell’occupazione è fortemente trainata dalla permanenza degli over 50 nel mercato del lavoro, un fenomeno legato soprattutto alle dinamiche demografiche. È significativo che negli ultimi 12 mesi il 94% (481mila)nei nuovi occupati (513mila) sia over 50».