ABI, ancora in crescita i prestiti a famiglie e imprese
A settembre 2020, i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati del 4,8% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).
Ad agosto 2020, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 6,0% su base annua. L’aumento è dell’1,9% per i prestiti alle famiglie.
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI
A settembre 2020 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento rimangono su livelli particolarmente bassi, toccando anche nuovi minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche:
- il tasso medio sul totale dei prestiti è il 2,27% (2,31% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
- il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,29% (1,32% ad agosto 2020, 5,72% a fine 2007);
- il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,18% (1,15% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).
QUALITÀ DEL CREDITO
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad agosto 2020 sono 24,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 32,3 miliardi di agosto 2019 (-7,9 miliardi pari a -24,4%) e ai 40,5 miliardi di agosto 2018 (-16,0 miliardi pari a -39,6%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 64 miliardi (pari a -72,4%).
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è dell’1,40% ad agosto 2020 (era 1,86% ad agosto 2019, 2,36% ad agosto 2018 e 4,89% a novembre 2015).
DINAMICA DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a settembre 2020, di oltre 125 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +8,0% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 15 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -6,3%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +6,1% a settembre 2020.
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA
A settembre 2020 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,52%, (0,52% anche nel mese precedente) ad effetto:
- del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,33% (0,34% nel mese precedente);
- del tasso sui PCT, che si colloca a 1,06% (0,93% il mese precedente);
- del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,99% (1,98% ad agosto 2020).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente infimi, a settembre 2020 risulta di 175 punti base (179 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).