A settembre si accentua il calo dei prezzi alla produzione dell’industria
A settembre 2023 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,6% su base mensile e diminuiscono del 14,1% su base annua (era -12,2% ad agosto).
Sul mercato interno i prezzi aumentano dello 0,8% rispetto ad agosto e flettono del 18,3% su base annua (da -16,1% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi diminuiscono dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,4% in termini tendenziali (da +0,6% di agosto).
Sul mercato estero i prezzi diminuiscono dello 0,1% su base mensile – con cali di pari entità in entrambe le aree, euro e non euro – e dello 0,2% su base annua (-0,7% area euro, +0,2% area non euro).
Nel terzo trimestre 2023, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,6% (-0,6% mercato interno, -0,5% mercato estero).
A settembre 2023, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali più elevati riguardano i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (+5,3% mercato interno, +7,6% area euro), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+7,4% area non euro), prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,4% area euro), industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,2% area euro, +6,1% area non euro) e industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,4% mercato interno). Flessioni tendenziali su tutti i mercati si rilevano per metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,7% mercato interno, -10,2% sia area euro sia area non euro), prodotti chimici (-8,4% mercato interno, -6,4% area euro, -8,7% area non euro) e industria del legno, della carta e stampa (-3,6% mercato interno, -10,8% area euro, -4,8% area non euro).
A settembre 2023 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,3% su base mensile e crescono dello 0,2% su base annua (era +1,0% ad agosto). Anche i prezzi di “Strade e Ferrovie” diminuiscono dello 0,3% su base mensile; su base annua, registrano una flessione, per quanto contenuta, in termini tendenziali (-0,2%, da +0,3% del mese precedente).
Il commento
Anche a settembre, la dinamica congiunturale positiva dei prezzi alla produzione dell’industria è quasi interamente dovuta al rialzo dei prezzi del comparto energetico e la loro flessione tendenziale – in ulteriore accentuazione – spiegata soprattutto dalle dinamiche negative dei prezzi di energia e beni intermedi sul mercato interno.
Su tale mercato, nella manifattura, i prezzi continuano a flettere in termini tendenziali per metallurgia e prodotti in metallo, prodotti chimici e industria del legno, della carta e stampa; tornano a crescere per coke e prodotti petroliferi raffinati – interrompendo la fase negativa in atto da marzo di quest’anno – e, con la sola eccezione di computer, prodotti di elettronica e ottica, rallentano ulteriormente la loro crescita per i rimanenti settori.
Per le costruzioni, il moderato calo congiunturale dei prezzi è dovuto ai ribassi dei costi di alcuni materiali e noli.
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