A marzo crollo dei nuovi contratti di lavoro, a causa del Covid-19
Pubblicata la nota relativa al primo trimestre 2020, tratta dal Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La nota descrive le attivazioni, le trasformazioni a tempo indeterminato e le cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato.
I dati oggi disponibili rispecchiano i primi effetti dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e delle misure di contenimento dell’epidemia adottate dal Governo.
In questo trimestre si registrano 2 milioni e 565 mila attivazioni, a cui si aggiungono circa 155 mila trasformazioni a Tempo Indeterminato, per un totale di 2 milioni e 720 mila attivazioni.
Rispetto al primo trimestre 2019, il volume di contratti attivati, comprensivi delle trasformazioni, diminuisce del 10,4%, in misura sostanzialmente superiore per la componente femminile (-12,0%) rispetto a quella maschile (-9,1%).
Il calo delle attivazioni è attribuibile quasi del tutto alla variazione negativa osservata nel mese di marzo (-36,8%), quando le misure restrittive, inizialmente adottate solo in alcune aree della Lombardia e del Veneto, hanno comportato l’interruzione di tutte le attività, a esclusione dei servizi essenziali, sull’intero territorio nazionale. Per contro, nei primi due mesi dell’anno la variazione tendenziale aveva fatto registrare un aumento pari a +2,0% (+1,2% nel mese di gennaio e +3,0% nel mese di febbraio).
Il calo delle attivazioni ha coinvolto in primo luogo il Nord del Paese (-14,4%) e in misura minore il Mezzogiorno (-4,4%), mentre nel Centro si assiste a una diminuzione tendenziale pari a -11,3%.
Il documento insieme all’allegato statistico e alla sintesi sono consultabili nella sezione Barometro del Lavoro in “Andamento mercato del lavoro“.
Fonte: cliclavoro