A giugno l’export verso i paesi extra Ue27 si conferma in contenuto aumento su base mensile; import in calo
A giugno 2023 l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 , un lieve aumento congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una marcata contrazione per le importazioni (-14,6%).
Il lieve incremento su base mensile dell’export è dovuto alle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+11,8%) e non durevoli (+1,0%) e di energia (+7,1%); diminuiscono, invece, le esportazioni di beni strumentali (-1,6%) e beni intermedi (-1,3%). Dal lato dell’import, si rilevano flessioni congiunturali per tutti i raggruppamenti, le più ampie per beni strumentali (-22,3%) e beni di consumo non durevoli (-18,7%).
Nel secondo trimestre 2023, rispetto al precedente, l’export si riduce del 3,7%; la flessione riguarda tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni strumentali (+7,0%) e beni di consumo durevoli (+1,5%). Nello stesso periodo, l’import registra una diminuzione del 5,9%, determinata quasi totalmente dalla flessione degli acquisti di energia (-16,2%).
A giugno 2023, l’export segna una crescita su base annua del 2,7% (da +4,0% di maggio), spiegata dalle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+15,6%), beni strumentali (+15,5%) e beni di consumo non durevoli (+5,0%). L’import registra una drastica caduta tendenziale (-41,1%), diffusa e più marcata per energia (-54,8%) e beni intermedi (-39,0%).
A giugno 2023 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +9.445 milioni (-3.009 milioni a giugno 2022). Il deficit energetico (-4.156 milioni) è più che dimezzato rispetto a un anno prima (-9.303 milioni) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 13.602 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a giugno 2022 (+6.294 milioni).
A giugno 2023, si rilevano aumenti su base annua delle esportazioni verso paesi MERCOSUR (+13,3%), paesi ASEAN (+12,4%), Svizzera (+9,7%), paesi OPEC (+8,0%), Stati Uniti (+6,9%) e Giappone (+6,8%). Flettono, invece, le vendite verso Turchia (-18,5%), Cina (-6,9%) e Regno Unito (-2,9%).
A giugno 2023, gli acquisti da tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in calo su base annua. L’import dalla Russia registra la contrazione tendenziale più ampia (-90,3%); marcate anche le riduzioni degli acquisti da paesi ASEAN (-47,8%), Cina (-42,3%), paesi OPEC (-41,6%) e Stati Uniti (-40,1%).
Il commento
A giugno l’export verso i paesi extra Ue27 si conferma in contenuto aumento su base mensile; l’import, invece, segna un’ulteriore e più marcata riduzione, diffusa a tutti i raggruppamenti. Nella media del secondo trimestre 2023, la dinamica congiunturale è negativa per entrambi i flussi.
Su base annua, la crescita dell’export rallenta ed è geograficamente molto concentrata (le maggiori vendite verso Stati Uniti e Svizzera spiegano circa il 90 per cento dell’incremento tendenziale complessivo). L’import – in calo in termini tendenziali da inizio anno – mostra una drastica contrazione, geograficamente diffusa e spiegata per oltre la metà dalla caduta degli acquisti di energia.
Il deficit energetico è più che dimezzato rispetto a giugno 2022 e il surplus commerciale con i paesi extra Ue27, sostenuto dal forte avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, è, a prezzi correnti, il più elevato da oltre trenta anni.