A giugno, i prezzi alla produzione dell’industria segnano un’ulteriore, sebbene contenuta, diminuzione
A giugno 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,3% su base mensile e del 5,5% su base annua (era -4,3% a maggio).
Sul mercato interno i prezzi diminuiscono dello 0,4% rispetto a maggio e dell’8,2% su base annua (da -6,8% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi decrescono dello 0,4% in termini congiunturali e segnano una crescita tendenziale in ulteriore rallentamento (+2,1%, da +2,8% di maggio).
Sul mercato estero i prezzi diminuiscono su base mensile dello 0,1% (-0,2% per l’area euro, stazionari per l’area non euro) e crescono su base annua dell’1,1% (+0,4% area euro, +1,5% area non euro).
Nel secondo trimestre 2023, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 7,6%. La flessione è molto ampia sul mercato interno (-10,2%), modesta su quello estero (-0,2%).
A giugno 2023, fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati riguardano i settori computer, prodotti di elettronica e ottica (+8,6% area non euro), industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+8,1% mercato interno), industrie alimentari, bevande e tabacco (+6,3% mercato interno, +5,8% area euro, +8,0% area non euro) e mezzi di trasporto (+8,0% area non euro). Cali tendenziali su tutti e tre i mercati si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,6% mercato interno, -3,9% area euro, -20,9% area non euro) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,2% mercato interno, -12,6% area euro, -10,6% area non euro). Sul mercato interno, si amplia ulteriormente la flessione tendenziale dei prezzi per attività estrattive (-47,6%) e fornitura di energia elettrica e gas (-28,4%).
A giugno 2023 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,3% su base mensile mentre crescono dello 0,7% su base annua (era +0,4% a maggio). I prezzi di “Strade e Ferrovie” non variano in termini congiunturali e flettono dello 0,4% in termini tendenziali (da -0,3% del mese precedente).
Il commento
A giugno, i prezzi alla produzione dell’industria – in calo da inizio anno – segnano un’ulteriore, sebbene contenuta, diminuzione congiunturale, cui contribuiscono quasi esclusivamente i ribassi dei beni intermedi e dei prodotti energetici che, in controtendenza, per la sola area non euro, mostrano una variazione positiva.
Su base annua, si accentua la dinamica negativa iniziata lo scorso aprile, sintesi di rallentamenti della crescita nelle aree euro e non euro e di una più ampia flessione sul mercato interno. Su tale mercato, nel comparto manifatturiero, i prezzi continuano a flettere in termini tendenziali per coke e prodotti petroliferi raffinati, metallurgia e fabbricazione e prodotti in metallo e prodotti chimici, e, con pochissime eccezioni, a rallentare la loro crescita per i rimanenti settori.
Per le costruzioni, i prezzi segnano un lieve calo congiunturale per edifici, mentre sono stazionari per strade. Su base annua, la loro crescita resta contenuta, seppur in lieve accelerazione, per edifici; per strade, si confermano in contenuta flessione.