A gennaio il fatturato dell’industria torna ad aumentare
A gennaio l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 2,3% in termini congiunturali, con un andamento positivo sia sul mercato interno (+2,7%) sia su quello estero (+1,3%). Nel trimestre novembre 2021-gennaio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 3,7% rispetto al trimestre precedente (+3,6% sul mercato interno e +4,2% su quello estero).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a gennaio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per tutti i principali settori: i beni strumentali (+3,8%), l’energia (+2,9%), i beni intermedi (+2,7%) e i beni di consumo (+0,1%).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 16,9%, con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 12,9% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di gennaio 2021.
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali molto marcati per l’energia (+49,6%) e i beni intermedi (+27,1%), più contenuti per i beni di consumo (+8,7%) e i beni strumentali (+4,8%).
Con riferimento al comparto manufatturiero, gli aumenti tendenziali riguardano tutti i settori di attività economica, ad eccezione dei prodotti farmaceutici.
Il commento
A gennaio, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, torna ad aumentare, dopo la flessione del mese precedente, raggiungendo il valore massimo dall’inizio della serie storica (gennaio 2000).
Anche in termini tendenziali si registra un incremento marcato, più sostenuto per la componente interna rispetto a quella estera. La crescita, d’altra parte, risulta decisamente più contenuta considerando l’indicatore di volume del fatturato.