8 bucce di banana di micro management
Il mercato globale chiede alle PMI italiane e a chi le guida di essere più veloci, più digitali e più manageriali.
Tutti noi cerchiamo di essere all’altezza del nostro ruolo e di tenere tutto sotto controllo.
Ma è veramente possibile controllare tutto? Siamo convinti che controllare equivalga a dimostrare le nostre capacità e il nostro potere? La Harward Business Revue ci mette in guardia.
Ci sono alcune bucce di banana che potrebbero farti scivolare nella micro gestione della tua impresa e del tuo team:
- Esprimi consigli non richiesti e non necessari
Non c’è nulla di male nel dare consigli in situazioni che lo richiedono veramente, come progetti ad alto rischio o nuovi processi che richiedono una guida più pratica ed esperta. Meglio se aiuti le persone a sviluppare in autonomia le soluzioni.
- Devi approvare ogni decisione
Se sei sempre in cc nelle mail per dare un ok. Probabilmente hai bisogno di ripensare il percorso. Prova a capire in quale fase devi pesare, invece di pesare in ogni fase.
- Consideri il feedback una strada a senso unico
Dai continuamente giudizi. Il feedback dovrebbe essere una conversazione a due vie. Cerca le opinioni del tuo team per mostrare che apprezzi le loro idee e suggerimenti.
- Fai come ti dico io
Quando un tuo collaboratore si avvicina con un problema non importante proponi un elenco di azioni che dovrebbe fare? Oppure chiedi: “tu come faresti?” e insieme valutate il risultato.
- Poni finte domande
Alcuni manager pongono domande che sono in realtà affermazioni: “Hai mai pensato di farlo in questo modo?” “Vuoi provare invece così?” Ribadisci l’obiettivo, ma lascia che gli altri capiscano come arrivarci. Le persone hanno bisogno di fare qualche errore personale per imparare e affinare le competenze necessarie. Si chiama esperienza.
- Quello che tu vuoi sentire
Alcuni collaboratori pensano che ti aspetti che dicano proprio quello che tu vuoi sentire. Se lo percepisci, rassicurali che apprezzi le loro opinioni, qualunque siano. Anche se affronteresti il problema in modo diverso, non dare per scontato che il tuo approccio sia migliore.
- Sei tu il collo di bottiglia
Stai ancora costruendo il rapporto di fiducia con il team. Non sei sicuro delle loro capacità, quindi ti trovi ad approvare ogni decisione e ogni azione, grande o piccola. Forse stai cercando di dimostrare quanto sei in gamba, per ottenere il consenso dei tuoi. È normale che i progetti altamente visibili richiedano il tuo contributo. Ma non le attività quotidiane, che dovrebbero essere in grado di fare autonomamente.
Perché non devi essere il collo di bottiglia? Per tre valide ragioni.
In primo luogo, perché rallenti il passo di tutti e il tuo lavoro personale. In secondo luogo, si abbassa il morale del team. Se chi lavora con te pensa che non ti fidi, può ritenere di non essere all’altezza. Inoltre, ostacola la tua crescita come manager. Ti stai concentrando troppo su attività operative anziché imparare a delegare e a sviluppare competenze trasversali.
- Non accetti l’errore
Allenta la presa. Puoi iniziare a costruire una base di fiducia consentendo al tuo team di guidare progetti a bassa posta in gioco. Se viene commesso un errore, puoi essere certo che non avrà un impatto importante sul business, ma sarà un’opportunità di apprendimento che consente alle persone di crescere.
Nel tempo, questo approccio ha benefici reciproci. Ti sentirai più a tuo agio nel delegare compiti importanti con meno supervisione e le persone del tuo team avranno più fiduciosi nella loro capacità di autonomia.
L’obiettivo è creare un ambiente in cui tu e il tuo team possiate lavorare bene, con fiducia reciproca.
La frase di oggi
Un leader deve essere abbastanza grande per ammettere i suoi errori, abbastanza intelligente per trarne insegnamenti, e abbastanza forte per correggerli.
(John C. Maxwel)