5 cose assurde che (forse) non sapevi sulla tua busta paga
Siamo il Paese della burocrazia, anche nel mondo del lavoro: in Italia abbiamo 992 CCNL – Contratti collettivo nazionali del lavoro – e oltre 600 enti diversi con cui interagire. Questa complessità si riflette sia sul costo di gestione del personale, dove i costi amministrativi per fare una busta paga sono di circa 30 euro per dipendente ogni mese, sia sulla stessa lettura del cedolino paghe da parte del dipendente.
Secondo una recente analisi di Jet HR, piattaforma nata con l’obiettivo di disegnare un nuovo modello di gestione del personale eliminando la complessità burocratica, 1 italiano su 4 ha difficoltà a leggere e comprendere molte delle voci in busta paga, contro circa il 20% di persone che non sanno leggerla per intero, poiché piena di logiche assurde che esistono solo in Italia.
Quali? La tech company individua le 5 cose più assurde che riguardano i cedolini (e che la maggior parte dei dipendenti non conosce).
“La complessità del mondo del lavoro italiano è resa evidente anche dalla difficoltà con cui i dipendenti leggono le loro buste paga, ignorandone il più delle volte alcune delle voci fondamentali per il dipendente” commenta Marco Ogliengo, Ceo e founder di Jet HR. “La nostra missione è quella di invertire la rotta, nella convinzione che l’alleggerimento degli aspetti burocratici libererà energie preziose per la crescita delle aziende e dello stesso sistema Paese.”
1. Lo stipendio mensile dipende anche dal software paghe utilizzato
Ogni software paghe ha il proprio modo di calcolare le imposte e questo significa che lo stipendio mensile (in particolare IRPEF e detrazioni) potrebbe variare a seconda del tuo software paghe*. Poi c’è un conguaglio a fine anno, quindi alla fine i conti dovranno quadrare a prescindere da chi fa la busta paga!
💡 Cosa puoi fare tu. Di base nulla, puoi solo verificare con il tuo consulente del lavoro quali logiche applica il tuo software paghe e il modo più semplice per spiegarle ai dipendenti che dovessero fare domande.
- Attenzione: i software sono tutti corretti, ma è praticamente impossibile trovare due software che diano gli stessi risultati a causa della moltitudine di variabili considerate.
2. Non tutte le buste paga mostrano le stesse cose
Ci sono pochi elementi che devono esserci in ogni busta paga per legge. Per il resto, ogni software fa vedere cose diverse nella busta paga, o le presenta proprio in un ordine diverso. Ad esempio, non tutte le buste paga fanno vedere la quota di TFR maturata quel mese; alcune buste paga ti mostrano le ferie nella sezione in alto, altre te le mostrano in basso; o ancora, alcune buste paga riportano il calendario con i giorni lavorati, altre no.
💡 Cosa puoi fare tu. Di base nulla, dipende dal tuo software paghe. Con Jet HR, la busta paga è semplificata e tutte le informazioni essenziali per un dipendente sono evidenziate e spiegate semplici.
3. In alcuni CCNL, 1 giorno di ferie equivale a 1,2
In alcuni CCNL, come nel CCNL Commercio, i giorni di ferie sono 26 perché si considera che i dipendenti lavorino dal lunedì al sabato. In realtà, chi lavora da lunedì a venerdì ha 22 giorni di ferie. Nella busta paga, però, questa differenza non è concepita, quindi per chi lavora la settimana corta 1 giorno di ferie equivale a 1,2. Ecco perché i giorni di ferie spesso non sono numeri interi!
💡 Cosa puoi fare tu. Purtroppo, è un tema un po’ complesso da spiegare ai dipendenti. Potresti applicare una logica a “ore” di ferie, invece che a “giorni”, ma devi parlarne con il tuo consulente del lavoro.
4. I giorni retribuiti non equivalgono a quelli effettivamente lavorati
Per convenzione, quasi tutti i CCNL considerano che i giorni lavorati ogni mese sono 26*, anche se quelli effettivamente lavorati sono diversi. Questo non influisce sullo stipendio, ma rende più difficile leggere la busta paga, perché non ti troverai con i numeri di giorni “retribuiti”. Addirittura, le tasse si calcolano su un numero di giorni ancora diverso, che è il numero di giorni in quel mese.
💡 Cosa puoi fare tu. Se usi Jet HR, nella busta paga è possibile trovare il calendario con il dettaglio dei giorni lavorati, di riposo, festivi e di ferie. Questo semplifica la vita del dipendente nel controllare che tutto sia corretto.
- Il 26 si ottiene moltiplicando 52 (settimane di un anno) x 6 (giorni che si lavorano in una settimana) e dividendo il risultato per 12 (i mesi dell’anno!) —> (52×6)/12= 26
5. Una parte dello stipendio ti viene pagata in ritardo
In automatico, tutti i CCNL prevedono che lo stipendio annuale venga pagato in 13 (in alcuni casi addirittura in 14) mensilità, invece che in 12. Questo perché lo Stato e chi negozia i CCNL non pensano che tu possa gestirti da solo i tuoi soldi e vogliono che tu riceva uno stipendio più alto appena prima delle vacanze estive e natalizie. Quindi, ricevi 13 (o 14) buste paga, invece che 12 (ma lo stipendio annuale è lo stesso). In Italia, sulla tredicesima (e quattordicesima) busta paga si applicano dei calcoli diversi che sulle normali mensilità, e quindi si riceve pure un netto inferiore.
💡 Cosa puoi fare tu. Puoi considerare di pagare lo stipendio ai tuoi dipendenti in 12 mensilità, invece che 13 o 14.