Strategia previdenziale per amministratori di srl

 Strategia previdenziale per amministratori di srl

La posizione previdenziale degli amministratori di srl comporta un grado di complessità superiore alla media. Così impegnati in un ruolo di responsabilità, spesso si occupano con maggiore attenzione del destino dell’azienda che delle incombenze che li riguardano, lasciando al caso decisioni così importanti per il proprio futuro. Vediamo insieme quale può essere una buona strategia previdenziale per amministratori di srl.

Doppia contribuzione: in cosa consiste

C’è infatti da sapere che, come ha confermato la legge 122/2010, gli amministratori di una srl che percepiscono un reddito per il ruolo e al contempo svolgono attività operativa in azienda, hanno l’obbligo di versare una doppia contribuzione: da una parte quella dovuta alla gestione commercianti o artigiani, collegata al loro essere amministratori di una società commerciale; dall’altra, quella alla gestione separata Inps, cui confluiscono i contributi versa sui comepensi da amministratore. La contribuzione alla gestione commercianti/artigiani è strettamente legata ai redditi d’impresa e quindi non modulabile dall’amministratore, se l’azienda va bene dovrà versare contributi fino a un massimale collegato ai redditi d’impresa che nel 2024 è di € 119.650,00, che poi si ritroverà nella sua posizione previdenziale. La parte di gestione separata è quella più modulabile, poiché i compensi non devono necessariamente avere una cadenza predefinita.

Un livello di difficoltà di gestione e di impegno economico decisamente superiore alla media, motivo per cui spesso, cadendo in errore, l’amministratore decide di non percepire compensi o di percepire compensi minimi per il suo ruolo, anche per non sottrarre risorse all’azienda, che alla gestione separata verserà due terzi della contribuzione dovuta.

Qual è la strategia giusta per un assegno pensionistico congruo?

Nonostante possa sembrare una buona strategia, in verità non lo è. Quello che viene penalizzato è infatti il suo assegno pensionistico poiché se si riduce la contribuzione si riduce la pensione. Ciò che si può fare, potendo scegliere, è cercare di versare alla cassa che meno impatta sulla posizione previdenziale pregressa, ovvero la gestione separata.

Ricordiamo sempre che, in un sistema contributivo, contribuiscono a formare l’assegno pensionistico il montante contributivo (ovvero l’ammontare complessivo dei contributi versati durante la vita lavorativa) e il coefficiente di trasformazione (un valore percentuale che varia in base all’età a cui si accede a pensione).

Inoltre, se si calcola che un anno di contribuzione commercianti sullo stipendio minimo vale circa 300€ di pensione annua, capiamo bene che è importante versare contribuzione adeguata per avere una pensione congrua.

Come far dialogare le due casse

La gestione commercianti “dialoga” con tutte le casse del mondo Inps e, al momento giusto, si può far cumulo ai fini della pensione se ci sono contribuzioni su più casse.

Ma attenzione, importante da sapere è che i contributi si cumulano sia ai fini dell’assegno pensionistico che dell’anzianità, se non ci sono periodi sovrapposti.

Come si fa a NON risultare iscritti a due casse?

Possono esserci dei casi in cui è possibile non essere iscritti all’una o all’altra cassa, ma per sapere se il vostro caso rientra è bene valutare con un professionista la situazione nello specifico.

Casse professionali vs. gestione separata Inps

Altra cosa cui bisogna far attenzione è che alcune casse professionali, come quella degli Ingegneri, hanno per statuto l’esclusività della contribuzione. Quindi, se un ingegnere amministratore di una società percepisce compensi per cui versa a gestione separata, verrà cancellato d’ufficio dall’Inarcassa. Questo a meno che non si dimostri che l’attività svolta richieda competenze tecniche tipiche dell’ingegnere.

L’argomento è ricco di sfaccettature e le situazioni specifiche andrebbero studiate una per una, con l’aiuto di un professionista. Una sola cosa è tenere a mente: non rimandare.

Pensare in modo strategico, iniziando ad agire durante la vita lavorativa aiuta a non avere brutte sorprese al momento della pensione.

Immagine di freepik

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