HCOB PMI®Composito: l’economia dell’eurozona cresce al tasso più rapido in quasi un anno

 HCOB PMI®Composito: l’economia dell’eurozona cresce al tasso più rapido in quasi un anno

Dagli ultimi dati raccolti nell’indagine HCOB PMI®, ad inizio del secondo trimestre la ripresa economica dell’eurozona continua ad avanzare al tasso di crescita complessivo dell’attività economica più rapido in 11 mesi. Ancora una volta, l’espansione è stata guidata dal settore terziario che ha indicato un forte miglioramento dei livelli produttivi e a tassi un po’ più veloci rispetto alla media storica dell’indagine, iniziata nel 1998. L’aumentato flusso dei nuovi ordini ha supportato la maggiore attività e la creazione occupazionale più rapida in dieci mesi, con la fiducia che nel frattempo è rimasta elevata. Le pressioni inflazionistiche di aprile si sono però intensificate.

Dopo essere stato destagionalizzato, l’Indice HCOB PMI della Produzione Composita dell’Eurozona di aprile, che consiste in una media ponderata dell’Indice HCOB PMI della Produzione Manifatturiera e dell’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria, si è posizionato per il secondo mese consecutivo su un valore superiore alla soglia di 50.0. che separa la crescita dalla contrazione. Salendo a 51.7, da 50.3 di marzo, l’indice principale ha registrato un’espansione moderata dell’attività economica totale, indicando però il valore più forte in quasi un anno.

A dare impulso alla ripresa di aprile dell’eurozona è stato il forte e accelerato incremento dell’attività terziaria, poiché la produzione manifatturiera ha continuato a diminuire.

A inizio del secondo trimestre, tutte e cinque le nazioni dell’eurozona monitorate dal PMI composito hanno registrato un aumento dell’attività economica anche se in misura diversa. Come accaduto nel primo trimestre di quest’anno, la Spagna ha indicato la prestazione migliore, con una crescita accelerata al valore più alto in un anno. L’Italia ha segnalato il quarto mese consecutivo di crescita, anche se rallentata rispetto a marzo. Tra le tendenze dell’eurozona sono degne di nota quelle delle due maggiori economie, Germania e Francia, che hanno indicato un rialzo dei livelli generali di attività economica per la prima volta in 10 e 11 mesi rispettivamente. Le espansioni sono state tuttavia solo marginali.

Ad aprile, le maggiori vendite hanno potenziato l’attività economica. Per la prima volta da maggio dello scorso anno, anche se marginalmente, i nuovi ordini ricevuti dalle aziende del settore privato dell’eurozona sono aumentati. Ciò è accaduto perché la più forte diminuzione della domanda di beni è stata in parte compensata dal maggiore flusso delle commesse ricevute dal terziario. I dati dell’ultima indagine suggeriscono inoltre che il rinvigorimento delle vendite è avvenuto principalmente su base nazionale, poiché i nuovi ordini esteri (compresi quelli intra eurozona) sono diminuiti per il ventiseiesimo mese consecutivo.

Le commesse inevase hanno anch’esse sostenuto l’aumento dei livelli produttivi di aprile. Detto ciò, il tasso di riduzione degli ordini in giacenza è rallentato per il terzo mese consecutivo ed è stato il più debole in un anno. Con lo sguardo ai prossimi 12 mesi, le aziende dell’eurozona si sono mostrate ottimiste, prevedendo livelli di attività in progressivo rialzo. Il livello di fiducia è stato solo poco più debole del picco in 25 mesi di marzo.

Le aziende dell’eurozona hanno assunto ad aprile personale aggiuntivo, estendendo l’attuale sequenza di creazione di posti di lavoro iniziata al volgere di quest’anno. Il tasso di crescita occupazionale è stato il più elevato da metà 2023.

In merito ai dati sui prezzi, l’ultima indagine HCOB PMI di aprile ha registrato pressioni inflazionistiche più forti nell’eurozona.

Dopo il rallentamento del mese precedente, gli aumenti dei prezzi di acquisto e di vendita sono accelerati, segnando valori superiori alle rispettive medie di serie. Nel terziario i rialzi di costi e tariffe si sono mantenuti storicamente elevati, sovracompensando le continue ma più lente riduzioni del settore manifatturiero.

Classifica nazionale dell’Indice PMI della Produzione Composita: Aprile

Spagna55.7massimo in 12 mesi
Italia52.6minimo in 2 mesi
Germania50.6 (flash: 50.5)massimo in 10 mesi
Francia50.5 (flash: 49.9)massimo in 11 mesi
Irlanda50.4minimo in 6 mesi

HCOB PMI® del Terziario dell’Eurozona

Dopo i valori in crescita dei due mesi precedenti, l’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria dell’Eurozona ha segnalato un’espansione più forte del settore dei servizi dell’eurozona, salendo a 53.3 ad aprile da 51.5 di marzo. Tale valore indica il più forte incremento generale del settore terziario dell’eurozona in poco meno di un anno.

Il fattore che ha principalmente supportato il maggiore rialzo della produzione di aprile è legato alle condizioni più forti della domanda. Il volume dei nuovi ordini è infatti aumentato per il secondo mese consecutivo e al tasso più rapido da maggio dello scorso anno. L’incremento delle vendite ha generato un maggiore accumulo di commesse inevase, il primo in dieci mesi. Il tasso di rialzo è stato tuttavia marginale.

L’aumento dei nuovi ordini, insieme alle crescenti pressioni sulla capacità operativa, hanno dato maggiore impulso a una creazione più rapida di posti di lavoro. Il tasso di incremento degli organici è stato forte e il più veloce da metà 2023. La fiducia è lievemente diminuita rispetto al picco in 25 mesi di marzo, segnando comunque un valore complessivamente forte e in linea con la media di lungo termine.

La pressione sui prezzi registrata ad aprile è lievemente aumentata nell’economia terziaria dell’eurozona. Il tasso di inflazione dei costi è accelerato dai minimi in otto mesi di marzo, anche se solo marginalmente. Anche i prezzi di vendita hanno indicato un rialzo più veloce.

Commento

Analizzando i dati PMI, Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Finalmente una buona notizia: è il terzo mese consecutivo che l’attività terziaria dell’eurozona sta guadagnando terreno, concludendo quell’assenza di dinamismo avutasi nella seconda metà dello scorso anno. È incoraggiante osservare che l’occupazione ha registrato un maggiore incremento allineandosi con l’aumento dell’attività e dei nuovi ordini, con questi ultimi che hanno mostrato la più forte espansione in 11 mesi. Tali andamenti infondono un crescente ottimismo nel terziario, settore sostenuto ancora di più dalle previsioni future e che attualmente registrano valori medi molto più elevati dei due anni passati. I livelli produttivi restano una sfida significativa per il settore terziario e per la BCE. Dall’inizio del 2021, le aziende dei servizi hanno costantemente aumentato i loro organici, anche nelle fasi più critiche del 2022 e del 2023. Questa tendenza suggerisce quanto questo settore debba confrontarsi con il ricambio di personale e quanto probabilmente si trovi costretto ad assumere di più per poter mantenere lo stesso livello di produzione, indicando quindi una produttività minore. Negli ultimi dodici mesi, dopo un forte rialzo nel 2022, il PMI dei costi operativi del terziario, in larga parte costituito dai costi del lavoro per unità di prodotto, ha continuato ad aumentare velocemente. La BCE ne è cosciente e con tutta probabilità agirà con cautela in merito alla misura del taglio dei tassi. Le aziende terziarie hanno trasferito con successo parte dell’aumento dei costi al cliente, segnalando una migliorata condizione della domanda. Ciò significa che la struttura del mercato è caratterizzata da una concorrenza sana e non distruttiva. La Spagna sta superando Germania, Italia e Francia con un indice terziario PMI che oltrepassa di diversi punti quello delle altre economie. Nonostante le turbolenze politiche, la Spagna sembra trarre un profitto sproporzionato dal turismo. Inoltre, secondo il Fondo Monetario Internazionale, il governo spagnolo è meno concentrato sulle misure di austerità rispetto alle altre economie principali dell’eurozona, il che si traduce in un minore impatto sull’economia.”

Immagine di DC Studio su Freepik

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