Conclusa la procedura online per l’accesso ai 508 milioni a fondo perduto del bando Isi 2023

 Conclusa la procedura online per l’accesso ai 508 milioni a fondo perduto del bando Isi 2023

Alle ore 11,20 di ieri si è conclusa regolarmente la procedura telematica di invio delle domande di accesso ai 508,4 milioni a fondo perduto messi a disposizione dall’Inail con il bando Isi 2023, che rappresentano l’importo più alto stanziato dall’Inail nelle 14 edizioni dell’iniziativa, attraverso la quale sono stati complessivamente destinati al sistema produttivo oltre tre miliardi e mezzo di euro per contribuire al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei 20 minuti di apertura dello sportello informatico sono stati più di 12.400 gli utenti che hanno inserito online il codice identificativo associato al proprio progetto al termine della prima fase della procedura.

Altre 2.244 domande erano già state ammesse alla fase successiva. I fondi, suddivisi in budget regionali/provinciali e in cinque assi di finanziamento, saranno assegnati fino a esaurimento secondo l’ordine di arrivo delle oltre 12.400 domande inoltrate questa mattina allo sportello informatico. Gli elenchi cronologici provvisori di tutte le domande inoltrate, con evidenza di quelle collocate in posizione utile per essere ammesse al contributo, saranno pubblicati sul sito dell’Istituto entro il prossimo 28 giugno. Lo scorso 3 giugno sono invece già stati pubblicati gli elenchi provvisori delle 2.244 domande che, rientrando in uno specifico elenco regionale/provinciale il cui stanziamento è risultato sufficiente a soddisfare tutte le richieste, hanno ottenuto l’ammissione diretta alla fase successiva di caricamento della documentazione.

I cinque assi di finanziamento. Al primo asse del bando Isi 2023 sono destinati più di 98 milioni di euro, suddivisi in 93,4 milioni (asse 1.1) per la prevenzione dei rischi tecnopatici (chimico, rumore, vibrazioni e movimentazione manuale di persone e carichi) e in cinque milioni (asse 1.2) per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. I 140 milioni del secondo asse sono finalizzati alla prevenzione dei rischi infortunistici, come quelli derivanti dalle cadute dall’alto, dalle lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento e dall’utilizzo di macchine obsolete, mentre il terzo asse riguarda i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, con un incremento dei fondi a disposizione rispetto al bando precedente da 86,5 a 100 milioni di euro.

Per le micro e piccole imprese di circa 20 settori disponibili 80 milioni. Gli 80 milioni stanziati per il quarto asse saranno destinati alle micro e piccole imprese operanti in circa 20 settori – pesca, acquacoltura e diversi comparti dell’industria manifatturiera italiana, dalla produzione di olio di oliva e di derivati del latte alla fabbricazione di attrezzature e articoli di vestiario protettivi di sicurezza – al fine di finanziare la riduzione del rischio infortunistico, mediante la sostituzione di macchine immesse sul mercato prima della direttiva 2006/42/CE e apparecchi elettrici immessi sul mercato prima della direttiva 2014/35/CE.

I fondi per l’agricoltura sono passati da 35 a 90 milioni di euro. Il quinto asse, dedicato all’agricoltura primaria, ripropone invece l’impostazione del bando 2022, aumentando però di ben 55 milioni lo stanziamento disponibile, dai 35 milioni dell’edizione precedente ai 90 milioni del 2023, suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e in 20 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria (asse 5.2).

L’importo massimo erogabile è di 130mila euro per tutti i tipi di intervento. Il contributo Inail può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ciascun progetto, percentuale che sale all’80% per i giovani agricoltori (nel bando 2022 l’intensità dell’aiuto era pari al 40% per la generalità delle imprese agricole e al 50% per i giovani agricoltori). Un’altra novità di questa edizione del bando Isi è rappresentata dall’incremento dell’importo massimo erogabile, che è stato portato a 130mila euro per tutte le tipologie di intervento. Per semplificare la procedura di accesso ai finanziamenti e fornire assistenza alle aziende interessate è stato inoltre creato un punto di contatto digitale (touchpoint) che fornisce agli utenti una visione unitaria e integrata di tutte le informazioni, dallo stato di lavorazione della propria domanda alla cronologia di tutta la corrispondenza intercorsa con l’Istituto.

Immagine di aleksandarlittlewolf su Freepik

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