Alibaba.com: le PMI italiane divise fra aspettative positive per il futuro, più export digitale e timore dell’Intelligenza Artificiale

 Alibaba.com: le PMI italiane divise fra aspettative positive per il futuro, più export digitale e timore dell’Intelligenza Artificiale

A 25 anni dalla sua fondazione e a 5 anni dalla costituzione del team italiano, Alibaba.com – piattaforma leader per l’e-commerce B2B – ha presentato, nel corso di un evento a Milano con la partecipazione di oltre 200 PMI, i risultati di una ricerca[1] inedita sul sentiment delle imprese italiane ed europee rispetto alla trasformazione digitale e all’impatto atteso sul proprio business.

È una situazione in chiaro-scuro quella che emerge: le PMI sono divise fra una ottimistica propensione al futuro, che si concretizza con aspettative di crescita trainate dall’export, accompagnate però da difficoltà a trovare partner strategici e incertezza sull’utilizzo efficace dell’Intelligenza Artificiale, legate al timore di rimanere indietro rispetto a concorrenti extra europei e alla mancanza di formazione.

Il 71% delle imprese si aspetta una crescita delle proprie attività di export per il prossimo anno sebbene in un contesto di difficoltà geopolitiche e interrogativi su quali possano essere i migliori partner per i loro business. In merito a questo punto i marketplace restano in cima alle preferenze delle imprese (il 90% vi collabora) per benefici logistici e accesso a nuovi mercati.

Sebbene la maggioranza delle imprese – il 74% – ritenga la digitalizzazione un elemento cruciale per il successo del proprio export, solo il 48% si dichiara completamente digitale; il principale elemento frenante è costituito dal timore di dover sostenere costi troppo elevati rispetto alle capacità del proprio business. Un limite che viene perfettamente percepito dalle imprese – che per il 76% esprime comunque la volontà di maturare una maggiore conoscenza della leva digitale.

Gli strumenti di punta con cui le imprese mirano a sostenere il proprio business nell’ecosistema digitale sono: social media, Intelligenza Artificiale, il sito internet corporate, l’analisi dei dati e l’adv digitale. L’approccio alle soluzioni di AI è un tema molto delicato per le imprese. Se oltre il 90% degli intervistati è convinto che l’AI avrà un impatto sul loro export, solo l’8% l’ha implementata nel proprio business. Il 23% delle imprese vede l’AI come fonte di complicazioni anziché una soluzione valida, e una uguale percentuale esprime timore per l’utilizzo che ne possano fare i competitor non europei con competenze più avanzate.

Luca Curtarelli (nella foto in alto), Country Manager di Alibaba.com per Italia, Spagna e Portogallo, ha commentato: Il tema della trasformazione digitale anima da tempo tutti i settori, unendo e dividendo. Ciò che abbiamo voluto sottolineare oggi con i contenuti proposti è che, nell’ambito export e commercio online, esistono declinazioni e soluzioni concrete a disposizione delle aziende. Da IA, al marketing e pubblicità digitale fino alle piattaforme di trade, la creazione di valore è veramente a portata di click ma occorre uno sforzo di sistema, che vede imprese, insieme istituzioni e alle associazioni di rappresentanza lavorare insieme per rimuovere le barriere e consolidare competenze e skills per cogliere opportunità presenti e future della digitalizzazione”.

Nel corso dell’evento è stato anche approfondito quale supporto può arrivare da parte di strategie di marketing e adv nell’ecosistema digitale. Oltre ai contenuti di un Paper che ha delineato i trend dei prossimi anni (in allegato una sintesi dei principali contenuti), la survey di Alibaba.com ha messo in luce come gli investimenti verso l’online hanno oramai sopravanzato i formati offline, poiché i 3/4 degli intervistati destina fino al 70% del proprio budget di marketing all’advertising digitale.

In questa luce, la conferenza ha dato spazio ai temi della crescita dell’adv online per le aziende B2B, sottolineando i vantaggi competitivi rispetto ai canali tradizionali: ampio bacino di utenza, targeting preciso, analisi basate sui dati e compagne efficienti dal punto di vista economico, oltre che scalabilità e flessibilità. Sul tema è intervenuta la Prof.ssa Chiara Cantù, Direttore Scientifico del Master in Account e Sales Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: “I canali digitali presentano oggi notevoli potenzialità in ogni fase del funnel dalla brand awareness, alla vendita effettiva, considerando inoltre le numerose attività del post-vendita. Tali canali richiedono di essere integrati e coordinati al fine di sviluppare in modo efficace una proposta di valore. La trasformazione delle relazioni B2B, alla luce del processo di digitalizzazione, richiede lo sviluppo di nuove strategie e nuove competenze”.

Questa la sintesi emersa dalla prospettiva di Alibaba.com che nel corso della sua storia ha supportato la crescita del business di migliaia di imprese europee e italiane che hanno fatto leva sulla piattaforma e sui servizi digitali per esportare in tutti e cinque i continenti.

Le evidenze emerse sono state approfondite oggi durante l’evento Marketing e advertising digitali: le prospettive per il B2B tenutosi presso lo STEP FuturAbility District a Milano. I partecipanti hanno anche potuto prendere parte a un’esperienza immersiva nella storia Alibaba.com dal 1999 a oggi e nelle sfide e opportunità, presenti e future, per il tessuto imprenditoriale del nostro paese.

Alibaba.com affianca le imprese per accompagnarle nel loro percorso di internazionalizzazione e digitalizzazione fornendo varie funzionalità, non ultime quelle legate all’intelligenza artificiale, e una rete che può contare a livello globale oltre 47 milioni di buyer e 200.000 seller. Grazie all’ascolto e al continuo confronto, il marketplace vuole continuare a essere un punto di riferimento per tutte le attività imprenditoriali che vogliono emergere come leader nel proprio settore.

[1] Il sondaggio è stato condotto da Censuswide a maggio 2024 raccogliendo l’opinione di circa mille imprenditori italiani alla guida imprese con minimo 10 dipendenti e un minimo di €3,5 milioni di fatturato annuo, attive in diversi settori e con attività di esportazioni a livello internazionale.

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